A CINDERELLA “BALLET” STORY

Formazione classica Metodo Vaganova e background nella danza contemporanea. Joelle Rane studia alla School of Oregon Ballet Theatre di Portland sotto la direzione di Damara Bennett, la Joffrey Ballet School di New York, direzione John Magnus, e la Ballet West Academy a Salt Lake City nello Utah.

Le scelte della vita la portano ad abbandonare la danza e nel 2016 si trasferisce a Carrara, in Italia. Ma la vita si sa, offre sempre una seconda possibilità a chi è abbastanza coraggioso da provarci. E, come a volerle suggerire che ancora non era finita, un giorno il suo treno Carrara-Pisa si ferma Torre del Lago Puccini, dove dalla sua finestra intravede la sagoma di una ballerina…quello studio Giselle, scuola di danza della frazione Pucciniana diretta da Angelica Francesconi.

A volte accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde. Da quel giorno sono passati 3 anni. Tre lunghi e intensi anni da quel primo incontro in questo studio di questa piccola città. Anni in cui abbiamo lavorato, sudato, impegnato energie e aggiustato sentimenti.

Poi…arriva oggi, in cui finalmente tutto torna al suo posto. In cui si ritrovano scarpette “da punta” perse una sera ad un ballo, in cui l’impegno, la dedizione, la passione, il coraggio e l’amore le hanno fatto da principe azzurro. E tutto torna magico…perché la vita è questa. Nulla è facile, ma niente è impossibile.

A Joelle, che oggi firma il contratto come danzatrice professionista della compagnia del “Connecticut Ballet”, Stati Uniti. 

E tutta Giselle gioisce insieme a te!

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Un pensiero su “A CINDERELLA “BALLET” STORY

  1. Laura Luporini scrive:

    Tutto torna …….
    Ma credo anche che …….
    Come dici tu le coincidenze, il destino il fato abbiano fatto sì che quel treno si sia fermato proprio di fronte a quel immagine di ballerina che ha sempre significato tanto per noi e quel nome scelto per quella tanto sognata scuola non porta solo il nome del balletto per eccellenza ma per noi molto di più e quindi credo anche che Joelle sia stata fortunata perché alla fermata di quel treno c’era proprio lei cara direttrice di Giselle la mia grande amica Angelica o meglio la mia Angy a cui legavo le scarpette e guarda un po’ oggi che soddisfazioni si prende , sei riuscita a far ripartire un treno carico di motivazioni passione e determinazione , brava Joelle e brava la mia Angy

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